lunedì 23 dicembre 2019

Stampante Offline? Ecco come risolvere!

Uno dei problemi che spesso affligge i sistemi operativi Windows riguarda il funzionamento delle stampanti, in particolare quelle collegate su rete LAN.
Molto spesso capita infatti che, dando un comando di stampa, questa non parta perché la stampante risulta offline nonostante sia fisicamente collegata ed accesa.
Tendenzialmente, la prima cosa che viene in mente di fare, è quella di disinstallare e reinstallare la stampante, in questo caso il problema viene risolto temporaneamente, ma sicuramente si ripresenterà in breve tempo.
Icona di una stampante in 2d
Per risolvere in modo definitivo il problema della stampante offline è necessario disabilitare il protocollo SNMP (Simple Network Management Protocol), per farlo bisogna aprire il pannello di controllo ed entrare nella sezione relativa alle stampanti, a questo punto bisogna fare click col tasto destro del mouse sulla stampante che risulta offline e selezionare la voce "proprietà stampante", da qui si apre una nuova finestra in cui bisogna espandere la scheda denominata "porte" e, dopo aver controllato che la porta evidenziata sia quella della stampante giusta, cliccare sul pulsante "configura porta", nell'ultima finestra che si apre bisogna quindi togliere la spunta alla voce "protocollo SNMP.
Questo passaggio è da ripetere per ogni computer collegato alla rete sul quale è installata la stampante.
Nel caso in cui la porta utilizzata per la stampante che risulta offline sia di tipo WSD Windows con consente di configurare la porta, in questo caso è necessario agire direttamente sulle configurazioni della stampante, per questo si disinstalla e reinstalla la stampante così che appaia online, si inserisce l'IP della stessa nella barra degli indirizzi del browser e, una volta che la pagina della stampante viene visualizzata, si cerca la voce del protocollo SNMP nelle impostazioni avanzate.
Ora si troverà sempre la stampante pronta e con lo stato "online"!

venerdì 13 dicembre 2019

I cavi ethernet

I cavi ethernet sono utilizzati per creare reti di dati LAN, presentano al loro interno otto fili in rame o meglio quattro coppie di fili identificabili dal codice colori che è uno standard internazionale.
I colori utilizzati per le quattro coppie di fili all'interno di un cavo ethernet sono:

  • Bianco/Arancio - Arancio
  • Bianco/Verde - Verde
  • Bianco/Blu - Blu
  • Bianco/Marrone - Marrone
Per i cavi ethernet vengono utilizzati connettori a 8 poli di forma rettangolare, gli Rj45, questi si distinguono dai connettori Rj11 che sono invece leggermente più stretti avendo solo 4 poli e vengono utilizzati per collegare i doppioni telefonici.
La disposizione degli 8 fili all'interno del connettore Rj45 ha due standard, il TIA-568A ed il TIA-568B. I cavi ethernet possono essere "dritti" nel caso in cui da entrambi i lati i fili siano disposti nello stesso modo all'interno del connettore, oppure "cross" nel caso in cui abbiano i due diversi standard.
Schema colori del cavo ethernet
Schema colori TIA-568B

Schema colori del cavo ethernet
Schema colori TIA-568A



Nonostante lo standard dei colori e della disposizione dei fili nel connettore i cavi di rete non sono tutti uguali, sono infatti suddivisi per categorie in base alla qualità costruttiva, attualmente in commercio si trovano cavi ethernet di categoria 5, di categoria 6 e di categoria 7, mentre tutte le precedenti categorie sono ormai fuori dal commercio in quanto obsolete. La categoria del cavo influisce sulle massime velocità di trasferimento dati, dal categoria 5 che garantisce gli standard delle reti 10/100Mb ai cavi di categoria 7 che raggiungono velocità di 60Gb.
Altro aspetto in cui differiscono i cavi di rete sono le schermature ovvero le protezioni da agenti esterni, ad esempio da campi magnitici derivanti da apparecchi elettrici ed antenne. È infatti possibile trovare cavi ethernet UTP (Unshielded Twisted Pair) ovvero non schermati, adatti se si usano il luoghi interni e con canaline dedicate lontane da apparecchiature elettriche di potenza o antenne, FTP (Foiled Twisted Pair) ovvero cavo ethernet con una sola schermatura all'esterno delle quattro coppie di fili ed infine STP (Shielded Twisted Pair) ovvero un cavo ethernet con doppia schermatura, una per ogni coppia di fili più una esterna alle quattro coppie.
Ovviamente la categoria ed il grado di schermatura del cavo incidono sul costo finale del prodotto.
Per quanto riguarda le distanze massime percorribili con cavi ethernet bisogna considerare che queste variano da molti fattori, dalla categoria del cavo, dalle interferenze elettromagnetiche con altri cavi, dalle condizioni di utilizzo (interno o esterno), tuttavia si può considerare di arrivare a 100 metri senza grosse perdite di segnale, fino a 200 metri se si aggiunge uno switch che fa da "ripetitore"/"amplificatore".

lunedì 2 dicembre 2019

Stratture in cartongesso

Il cartongesso è un materiale da costruzione che si presta a molteplici scopi grazie al suo peso ridotto rispetto ad altri materiali e grazie alla facilità di modellazione.
È formato da due strati di cartone al cui interno si trova uno strato di gesso compresso e si trova in pannelli di dimensioni e spessori diversi.
Sono anche disponibili pannelli di cartongesso adatti ad ambienti particolari come, ad esempio, quelli ignifughi.
Centrovolta in cartongesso con luci a led
Il cartongesso è principalmente utilizzato per realizzare pareti divisorie, controsoffitti e centrovolta, librerie e armadi a muro.
La costruzione di una qualunque struttura in cartongesso richiede grande precisione nelle misure e nell'esecuzione, questo per evitare pericolosi cedimenti strutturali o difetti puramente estetici.
Per prima cosa bisogna scegliere come realizzare la struttura portante, lo scheletro, infatti è possibile utilizzare listelli di legno o apposite guide in alluminio, in base a questo cambieranno le viti da utilizzare, autofilettanti da legno o da metallo.
In ogni caso, se si vogliono realizzare elementi curvati sarà necessario utilizzare le "vertebre" speciali profili appositi per questo scopo.
Nella costruzione della struttura portante bisognerà assicurarsi che questa sia saldamente fissata ai muri, pavimenti o soffitti e di inserire sufficienti sostegni orizzontali e verticali per poter ancorare saldamente tutti i pannelli di cartongesso alla struttura stessa, ma bisognerà anche prevedere l'installazione di eventuali canaline elettriche, carichi e scarichi di acque, porte o elementi sospesi particolarmente pesanti, questo perché uno strato di cartongesso non potrà reggere gli urti provocati dall'apertura e chiusura di una porta o il peso di un televisore in assenza di una apposita struttura di sostegno anche per questi elementi.
Per quanto riguarda gli impianti elettrici realizzati in cartongesso esistono apposite scatole portafrutto e di derivazione.
Una volta realizzata la struttura si potranno tagliare i pannelli di cartongesso della misura desiderata per poi fissarli allo scheletro e si potranno praticare fori e tagli per tubi elettrici, scatole di derivazione e tubi idraulici. Per tagliare i vari elementi di cartongesso è sufficiente un cutter con lama ben affilata, mentre per fissarli allo scheletro sarà necessario usare l'avvitatore con bassa velocità di giri in modo da potersi fermare appena la testa della vite è sotto la superficie della lastra.
Centrovolta in cartongesso con luci a led
Ultimata la struttura con l'apposizione delle lastre di cartongesso si può passare alla rifinitura stuccando fessure tra pannelli e fori delle viti ed utilizzando apposito nastro adesivo retinato se necessario.
Una volta che le stuccature saranno asciutte si potrà passare alla carteggiatura e tinteggiatura finale.