Il suo funzionamento si basa su alcune proprietà delle particelle e degli atomi.
Lo spin ad esempio è una proprietà avente due stati e che quindi può essere riconosciuta come un codice binario.
Le capacità di calcolo dei computer quantistici si misurano in qubit anzi che nei classici bit dei computer tradizionali.
È facile capire perchè i computer quantistici siano il futuro dell'informatica, l'elettronica ha raggiunto una miniaturizzazione tale da sfiorare il limite con la meccanica quantistica, la Legge di Moore dice che la densità di transistor di un chip e la relativa velocità raddoppiano ogni 18 mesi ma, non essendo possibile miniaturizzare ulteriormente i componenti, l'avanzamento tecnologico si è arrestato.
I computer quantistici possono raggiungere velocità ben più elevate dei computer tradizionali, questo perché gli stati quantistici delle particelle possono sovrapporsi formando veri e propri sistemi di codice binario e non semplici stringhe.
Purtroppo la difficoltà di manipolazione degli elementi e la creazione di algoritmi molto complessi sono oggi i due maggiori ostacoli da superare affinché i computer quantistici possano raggiungere velocità ben oltre i limiti dell'elettronica convenzionale, tuttavia la strada sembra ormai delineata.
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