venerdì 5 aprile 2019

I sifoni

I sifoni sono elementi degli impianti idraulici che vengono applicati agli scarichi domestici, ne esistono diversi tipi, a collo d'oca, a bottiglia o a pozzetto, tutti accomunati dall'avere una zona di ristagno dell'acqua che ostruisce completamente il passaggio formando una sorta di "tappo".
Sifone a collo d'oca sotto lavandino
I sifoni hanno una doppia funzione, quella principale è di evitare la risalita di cattivi odori dalla colonna condominiale fino agli scarichi dei singoli sanitari, la seconda funzione invece è quella di raccogliere piccoli oggetti che, inavvertitamente, possono cadere negli scarichi e, grazie al peso, tendono a depositarsi sul fondo del sifone stesso rimanendo intrappolati.
Sia per garantire una facile pulizia, sia per recuperare eventuali oggetti finiti nello scarico, i modelli dei sifoni in commercio sono caratterizzati dalla facilità di smontaggio o di ispezione.
Rosone di sifone a pavimento
Discorso a parte invece per i sifoni a pozzetto, detti anche "cassette sifonate", sono presenti nei bagni più vecchi, si trovano al di sotto del pavimento ma visibili in quanto coperti da una piastra circolare metallica ovvero un rosone.
I sifoni a pozzetto erano realizzati in piombo come tutte le tubazioni di scarico e per questo molto delicati, inoltre il tappo era a vite realizzato in ottone e per ispezionarlo è necessaria una chiave apposita. Vista la delicatezza delle scatole sifonate in piombo e poichè spesso causano perdite e danni agli alloggi sottostanti, oggi vengono sostituite con la versione in plastica, il tappo di ispezione non è più a vite ma ad espansione così da rendere più sicura e facile la pulizia del sifone.

martedì 26 marzo 2019

Inquinamento da plastica

Quando si parla di inquinamento il pensiero va subito ai gas serra, al CO2, al particolato ed al riscaldamento globale, ma questi sono solo una parte dei problemi che dovremo affrontare negli anni avvenire, esistono altre forme di inquinamento altrettanto pericolose e che, silenziosamente, stanno soffocando il nostro pianeta.
Bottiglia di plastica schiacciata
L'inquinamento dovuto alla plastica è uno dei più temibili per il futuro dell'uomo sulla Terra, a risentirne è l'aria quando, specie nei paesi del terzo mondo, i rifiuti vengono bruciati al fine di ridurne il volume e la plastica produce diossina, una sostanza estremamente cancerogena, ma a risentirne sono anche e soprattutto i mari dove ogni anno finiscono tonnellate di rifiuti.
Per capire l'entità del problema bisogna però chiarire un aspetto importante, con il termine "plastica" viene identificata una "famiglia" di materiali decisamente ampia, dal PET al PVC al polistirene o al plexiglass, sono solo alcuni dei loro nomi, ne esistono tantissimi, ognuno con proprietà tecniche e fisiche diverse e grazie alle quali questi materiali trovano impiego in qualunque aspetto della nostra vita quotidiana e proprio per questo motivo la plastica rappresenta un'altissima percentuale dei nostri rifiuti.
Una delle caratteristiche che accomuna tutti questi materiali rendendoli adatti a svolgere gran parte delle loro funzioni è la forte resistenza ai vari agenti esterni dovuta alla loro composizione chimica, ma è questa stessa caratteristica a renderli una minaccia seria per il pianeta, qualunque tipo di plastica infatti impiega tantissimo a disciogliersi nell'ambiente, basti pensare che i primi manufatti realizzati con materie plastiche risalgono alla seconda metà del XIX secolo, intorno al 1860 e, secondo gli studi effettuati, nessun oggetto in plastica si è ancora disciolto nell'ambiente.
Nei mari il problema è talmente diffuso che ad oggi esistono diverse "isole" di rifiuti plastici galleggianti che vengono raggruppati dalle correnti, ancora peggio se si pensa che solo il 20% della plastica dispersa in mare si trova in superficie ed è facile immaginare cosa si possa trovare sui fondali.
A pagare il prezzo più alto dell'inquinamento da plastica in mare sono ovviamente pesci ed uccelli marini, questi si trovano infatti a mangiare le microplastiche ovvero oggetti di plastica che degradandosi si rompono in pezzi inferiori ai 5 millimetri. Tutto questo oltre a causare spesso la morte degli animali comporta problemi anche per l'uomo, alcune sostanze della plastica vengono infatti assimilate dai pesci e dagli uccelli e quando questi vengono consumati queste stesse sostanze vengono assimilate anche dall'uomo. Ad oggi non si sa quali problemi possano portare queste sostanze, ma sembra che siano presenti in quantità piccole ma misurabili nell'uomo adulto.
Per chi volesse saperne di più di questo problema in questo link trova un servizio de "Le Iene" che spiega il problema  dell'inquinamento da plastica molto bene.