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venerdì 27 aprile 2018

Scegliere i componenti di un computer

Negozi di informatica e grandi centri commerciali offrono computer con diverse configurazioni di componenti interni in diverse fasce di prezzo, purtroppo però non sempre PC e laptop già costruiti corrispondono alle esigenze di chi li utilizzerà.
Per quanto riguarda i Computer portatili (laptop) le configurazioni sono sempre molto limitate, questo a causa dello scarso spazio interno, la loro progettazione ne vincola anche i componenti interni.
Nei computer fissi (desktop) le configurazioni sono invece molto più personalizzabili e sarà facile sostituire i vecchi componenti quando in commercio ne usciranno di migliori.
Ecco allora come scegliere i componenti interni di un PC.
Per prima cosa, bisogna avere in mente che utilizzo si farà del computer, se si viaggia spesso per lavoro o si cambia spesso ufficio è più utile un pc portatile, se si guarda sporadicamente la posta, un documento di testo o si naviga saltuariamente sui social network ci si può orientare su PC sia desktop che laptop anche se di fascia medio/bassa.
Quando invece il computer sarà utilizzato per scopi professionali, ad esempio nel campo della grafica o della produzione audio allora sicuramente è necessario scegliere singolarmente i componenti interni e assemblare un computer "custom".
Stesso discorso vale per i computer "gaming", fra i più potenti e completi, sono dedicati a chi prettamente usa il PC per giocare.
Foto dei componenti interni di un desktopScegliere i componenti di un computer porta via solitamente un pò di tempo, il mercato offre molte soluzioni, definire il budget è fondamentale perché è possibile spendere da poche centinaia di euro e qualche migliaglia.
La prima cosa da scegliere è la Scheda Madre, ne esistono due formati, mATX o ATX (fisicamente più grossa e con più connettori per schede aggiuntive), la cosa principale da guardare è il "socket" del microprocessore, ovvero il tipo di connettore.
A questo punto si può passare alla scelta del microprocessore stesso, deve ovviamente avere lo stesso connettore della piastra madre, importantissimo guardare la frequenza di calcolo (GHz) e la quantità di memoria cache.
Altro componente fondamentale è ovviamente la memoria RAM, le più recenti hanno sigla DDR4 ed anche in questo caso è importante guardare la frequanza indicata in MHz.
Per quanto riguarda il disco fisso si potrà scegliere fra il classico Hard Disk o un Solid State Disk (più recenti e di gran lunga più veloci dei primi), tendenzialmente si usa installarli entrambi sui computer, sul disco a stato solido viene installato il sistema operativo, mentre sull'hard disk classico vengono installati programmi e app.
Schede video e audio non sono indispensabili in quanto sono già contenute nelle schede madri, tuttavia se si vogliono prestazioni ottimali per soluzioni professionali o gaming è praticamente obbligatorio aggiungerle.
Sulle schede madri in formato ATX è possibile installare in coppia apposite schede grafiche, ovviamente dovranno essere uguali e questo serve per migliorare la qualità dell'immagine e per poter collegare più di un monitor al computer.
Non resta che scegliere un alimentatore, ovviamente deve essere correttamente dimensionato per i componenti installati nel computer, e un "case" ovvero il contenitore di tutte le schede assemblate.
Infine sono consigliate una o più ventole per aiutare il raffreddamento di tutti i componenti ed un lettore dvd/bluray.
Buon lavoro a tutti!

domenica 17 settembre 2017

Le memorie Cache, RAM e ROM

Cosa sono le memorie?
Le memorie sono dispositivi elettronici in grado di memorizzare informazioni sotto forma di carica elettrica. Possiamo facilmente immaginarle come una tabella e proprio come nelle tabelle, ogni spazio in cui può essere memorizzato un dato viene chiamato cella.
La memoria cache.
La memoria cache è costruita direttamente nel microprocessore, ha dimensioni ridotte, nell'ordine dei byte, ed è molto veloce.
Le sue celle di memoria sono contraddistinte da un indice (numeri o lettere).
Il suo scopo è quello di memorizzare i dati utilizzati più spesso dal microprocessore, così da non doverli leggere da altre memorie più distanti e più lente.
I microprocessori più economici non hanno memoria cache e sono tendenzialmente più lenti.
La memoria RAM
Tre circuiti integrati con scritta cache RAM e ROMAcronimo dall'inglese di Random Access Memory, ovvero memoria ad accesso casuale. Cosa significa che una memoria è ad accesso casuale? In tutte le memorie ogni cella è contraddistinta da un indice ed un microprocessore vi accederà in modo sequenziale (se devo andare a leggere la cella 3 dovrò passare prima per le celle 1 e 2) e questo comporta ovviamente che più la cella ha un indice alto e più tempo ci vorrà per arrivarci. Nella memoria RAM invece, il microprocessore può accedere direttamente a qualunque cella di memoria e ciò significa che il tempo di lettura o scrittura di file sarà uguale per tutte.
La memoria RAM viene utilizzata dai dispositivi per copiare i programmi in esecuzione così da non dover accedere continuamente al disco rigido. Una volta chiuso il programma, il dispositivo lo trascrive nuovamente sul disco rigido apportandone le modifiche.
La memoria ROM
Acronimo dall'inglese di Reed Only Memory. Sono particolari memorie che, programmate in fase di costruzione, non possono essere modificate o cancellate durante il normale utilizzo del dispositivo. Nei computer la memoria ROM contiene il BIOS, ovvero un programma che dice, ad esempio, dove cercare i file del sistema operativo (CD, USB, disco rigido).
Negli smartphone, la memoria ROM non è altro che una cartella nascosta e normalmente non accessibile che contiene direttamente il sistema operativo.
Le memorie ROM possono comunque essere cancellate o modificate in particolari situazioni, ad esempio durante l'aggiornamento di un sistema operativo di uno smartphone.

mercoledì 13 settembre 2017

I microprocessori

I microprocessori sono il cuore dei computer. Attualmente i maggiori produttori di microprocessori sono Intel e AMD.
Sono componenti elettronici che, utilizzando gli input, ovvero i segnali in ingresso, seguendo lo schema di un software, eseguono dei calcoli, fornendo così altri dati in uscita chiamati output.
I microprocessori sono costruiti su materiali semiconduttori come il silicio, e sono formati da una serie di nano componenti elettronici che lavorano come degli interruttori (acceso/spento o 0/1). La combinazione di questi nano interruttori fornisce delle stringhe di codici binari (formati da 0 e da 1) che compongono tutte le informazioni necessarie al computer stesso per poter funzionare. La velocità di calcolo del microprocessore viene espressa in GHz (GigaHertz) e corrisponde semplicemente al numero di operazioni che questo può compiere in un secondo.
immagine di circuito con componenti e collegamenti elettronici
Avanzamento tecnologico dei microprocessori
Fino al 2005 circa, l'avanzamento tecnologico consisteva nel creare microprocessori con una sola unità di calcolo, ma sempre più veloce.
Quando non è stato più possibile aumentare la velocità di elaborazione dei dati, si è pensato di affiancare due unità di calcolo nello stesso microprocessore creando i processori "dual core".
Questo ha dato nuovo slancio allo sviluppo di microprocessori sempre più potenti, tanto che, in commercio, si trovano già i "deca core" mentre in laboratorio si sviluppano microprocessori "16 core".
In ambito professionale invece, alcuni server ospitano già processori "32 core".
Con l'attuale tecnologia cambia anche la definizione della velocità di calcolo dei processori: un quad core da 3,2GHz (4X3,2), in linea teorica, sarà più lento di un octa core da 2,2GHz (8X2,2) ma, attualmente, pochissime sono le applicazioni in grado di sfruttare tutte le otto unità di calcolo di un processore octa core, pertanto il processore con tecnologia quad core darà prestazioni migliori.