giovedì 14 maggio 2020

C'è 5G e 5G

Tutti ormai avremo sentito parlare del 5G, una connessione senza fili superveloce, magari non in questi termini, probabilmente molti avranno sentito parlare degli effetti negativi che questa tecnologia potrebbe far scaturire per via dell'esposizione alle sue onde elettromagnetiche, ma siamo sicuri di aver capito di cosa si tratta?
Prima di addentrarsi nelle spiegazioni tecniche occorre dare alcune definizioni e fare alcune precisazioni.
Tanto per cominciare sarà utile capire cosa sono gli hertz ovvero l'unità di misura della frequenza che indica quante volte un'onda sinusoidale si ripete in un secondo.
Una curva sinusoidale, quella che volgarmente chiamiamo "onda elettromagnetica" di 1 hertz si ripete una sola volta al secondo.
Immagine-esempio-curva-sinusoide
La tensione elettrica nelle nostre abitazioni arriva a 50 hertz ovvero, il valore varia tra 230V e -230V per 50 volte in un secondo.
Ora che abbiamo capito cosa sono gli hertz bisogna capire come questi influiscono sulla capacità delle reti nel trasporto di dati: un'onda più lunga, quindi con una frequenza minore, raggiunge maggiori distanze ma può trasportare meno dati ed è più lenta, al contrario, un'onda più corta è molto veloce e può trasportare molti dati, ma raggiunge brevi distanze e difficilmente oltrepassa gli ostacoli.

Adesso che ci sono i concetti di base possiamo fare una precisazione, se su un modem o un altro apparecchio Wi-Fi si legge 5G questa non è la stessa rete che sarà usata per le reti cellulari dei nostri smartphone! Il 5G dei modem indica infatti una rete Wi-Fi a 5GigaHertz (GHz), uno standard subentrato al "classico" Wi-Fi che funziona a 2,4GHz.
Logo-antenna-5G

La nuova rete che verrà utilizzata per i dispositivi mobili come gli smartphone, invece, pur chiamandosi 5G non funziona con un'onda a 5GHz, in questo caso la G significa infatti generazione.
La rete mobile di quinta generazione non avrà una sola frequenza di funzionamento, ma ben tre, una bassa, una media ed una alta, ognuna sarà destinata ad utilizzi diversi e a dispositivi diversi, in ogni caso il concetto è quello di rendere la rete mobile accessibile non solo agli smartphone ma a tutti i dispositivi controllabili in remoto, un vero IoT (Internet of Things).
La prima frequenza di funzionamento del 5G è intorno ai 700MHz (Megahertz), una frequenza bassa in modo da garantire distanze di connessione più ampie, questa frequenza è attualmente utilizzata per trasmettere alcuni canali del digitale terrestre, da qui è nata la necessità di creare il DVB-T2, un digitale terrestre di nuova generazione che sfrutta frequenze diverse.
La seconda frequenza utilizzata dal 5G è intorno ai 3,7GHz, questa sarà la più usata dagli smartphone predisposti per il 5G, almeno inizialmente.
L'ultima fascia del 5G è la vera novità, usa "onde millimetriche" quindi ad alta frequenza, circa 26GHz, questa frequenza è in grado di trasferire tantissimi dati a velocità fino a 10 volte superiori a quelle del 4G, tuttavia bisogna trovarsi vicinissimi all'antenna di trasmissione per poterne usufruire.

lunedì 20 aprile 2020

Server NAS, cosa sono?

I server NAS sono dispositivi di rete utili ad archiviare tutti quei dati che non devono essere persi.
NAS è l'acronimo delle parole Network Attached Storage, questi dispositivi di rete sono server destinati alla conservazione e condivisione di file fra più utenti e postazioni di lavoro agendo da cartelle di rete o anche da cloud server.
logo di un server NAS
Le caratteristiche tipiche dei server NAS sono principalmente tre:

  1. Avere almeno 2 alloggiamenti, chiamati anche Bay (baia) per HardDisk, qui una configurazione chiamata RAID consente di avere la copia esatta di un disco su tutti gli altri, il vantaggio è ovviamente quello che, in caso di rottura di un disco, i dati restano al sicuro e basterà sostituire l'elemento danneggiato per ripristinare la configurazione raid.
  2. Avere una o più poste di rete con collegamento Rj45 configurabili separatamente.
  3. Essere raggiungibili da rete locale LAN o da Web previa configurazione del servizio http sul sistema operativo del server stesso.
I sistemi dei server NAS sono generalmente semplici e intuitivi da gestire, molti dispongono addirittura di configurazioni guidate.
È anche possibile trasformare un vecchio PC in un server NAS.
Per farlo ci si può servire di un sistema operativo gratuito sviluppato su base Linux, il suo nome è Xigmanas.
Il sistema operativo è facile e veloce da installare, si scarica la ISO, si mette su una chiavetta USB con il programma Rufus e si fa partire l'installazione da chiavetta, alla fine dell'installazione si potrà assegnare un indirizzo IP al server, successivamente bisogna collegarsi da un altro computer della stessa rete all'indirizzo IP assegnato al server e si aprirà la web-page da cui è possibile fare tutte le configurazioni.