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lunedì 20 aprile 2020

Server NAS, cosa sono?

I server NAS sono dispositivi di rete utili ad archiviare tutti quei dati che non devono essere persi.
NAS è l'acronimo delle parole Network Attached Storage, questi dispositivi di rete sono server destinati alla conservazione e condivisione di file fra più utenti e postazioni di lavoro agendo da cartelle di rete o anche da cloud server.
logo di un server NAS
Le caratteristiche tipiche dei server NAS sono principalmente tre:

  1. Avere almeno 2 alloggiamenti, chiamati anche Bay (baia) per HardDisk, qui una configurazione chiamata RAID consente di avere la copia esatta di un disco su tutti gli altri, il vantaggio è ovviamente quello che, in caso di rottura di un disco, i dati restano al sicuro e basterà sostituire l'elemento danneggiato per ripristinare la configurazione raid.
  2. Avere una o più poste di rete con collegamento Rj45 configurabili separatamente.
  3. Essere raggiungibili da rete locale LAN o da Web previa configurazione del servizio http sul sistema operativo del server stesso.
I sistemi dei server NAS sono generalmente semplici e intuitivi da gestire, molti dispongono addirittura di configurazioni guidate.
È anche possibile trasformare un vecchio PC in un server NAS.
Per farlo ci si può servire di un sistema operativo gratuito sviluppato su base Linux, il suo nome è Xigmanas.
Il sistema operativo è facile e veloce da installare, si scarica la ISO, si mette su una chiavetta USB con il programma Rufus e si fa partire l'installazione da chiavetta, alla fine dell'installazione si potrà assegnare un indirizzo IP al server, successivamente bisogna collegarsi da un altro computer della stessa rete all'indirizzo IP assegnato al server e si aprirà la web-page da cui è possibile fare tutte le configurazioni.

mercoledì 5 febbraio 2020

Internet satellitare, arriva la rivoluzione Starlink

Starlink è uno dei tanti progetti dell'imprenditore americano Elon Musk, certo le connessioni internet satellitari non sono una novità ed esistono già da anni, Eolo ne è un esempio dei più famosi, ma Starlink è una vera rivoluzione.
Il motivo è semplice, le normali connessioni satellitari si basano su singoli satelliti geostazionari, ovvero che orbitano sulla Terra trovandosi sempre sopra la stessa zona del globo ad una distanza variabile tra i 3000 e i 4000 Km, ma proprio da qui ne derivano i limiti, distanze così ampie devono essere percorse due volte dal segnale che porta i dati avanti e indietro e questo genera dei tempi di latenza piuttosto alti pur avendo connessioni veloci.
Punti uniti da linee formano una rete
Starlink invece si basa su una rete di satelliti leggerissimi, circa 200 Kg l'uno, che per questo motivo possono orbitare ad una distanza di circa 500 Km dalla Terra garantendo una connessione ancora più veloce. L'idea di formare una rete di satelliti offre inoltre la possibilità di coprire zone del globo terrestre fino ad ora irraggiungibili con altre tecnologie.
In questi giorni è stato effettuato con successo il quarto lancio di satelliti da parte dall'azienda americana SpaceX dello stesso Elon Musk, questo porta il numero di satelliti già in orbita a 240, ma affinché si possa cominciare a sfruttare la rete bisogna raggiungere almeno le 400 unità. Al momento il progetto Starlink prevede di riuscire ad attivare i primi servizi in Canada e USA tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021.