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mercoledì 12 dicembre 2018

Dai neon ai LED

Certamente i tubi al neon sono state le lampade a fluorescenza maggiormente usate sia in ambito civile che industriale e sono tutt'ora ampiamente presenti in qualunque tipo di ambiente, ma se si volesse convertire una plafoniera per tubi al neon in una lampada a LED?
I metodi ci sono, sono tutti semplici e soprattutto costano poco, ad esempio esistono in commercio i Tubi a LED, sono molto simili ai tubi al neon, hanno gli stessi connettori, ma sono interamente realizzati in materiale plastico opaco tipo opalina, bisogna solo ricordarsi di rimuovere lo starter prima di installarli altrimenti il tubo a led lampeggerebbe di continuo e rischierebbe di bruciarsi. Anche se il costo dei tubi a LED è alto, se ne trovano in commercio fra i 5 ed i 15 euro in base ai Watt ed alle misure, l'utilizzo di questi non prevede di sostituire il reattore ovvero l'alimentatore usato normalmente per i tubi al neon.
trasformazione di lampada al neon in lampada a LED
Esiste anche la possibilità di convertire la plafoniera dei neon applicando direttamente delle strisce di LED all'interno della stessa. Per farlo, dopo aver rimosso la copertura trasparente, due ganci in plastica permettono di accedere alla parte sottostante della lampada dove si trovano la base per lo starter, il reattore ed i cablaggi che arrivano ai connettori dei tubi. Tutti i componenti possono essere rimossi, solo il reattore verrà sostituito con un apposito trasformatore a 12V chiamato driver LED. Il cablaggio della lampada sarà quindi formato esclusivamente dal cavo di alimentazione e dai due fili (+ e - ) che andranno ad alimentare una o più strisce di LED posizionate nella parte superiore della plafoniera.

In alternativa è possibile autocostruire i propri tubi a LED, anche in questo caso bisogna accedere alla parte sottostante della plafoniera e rimuovere tutti i componenti installando poi un driver LED.
Per sapere come costruire un tubo a LED è possibile leggere il mio articolo cliccando QUI!

giovedì 11 ottobre 2018

Tutti i colori dei LED

Tutti sappiamo quanto i LED siano una tecnologia affermata sia per le illuminazioni tradizionali, sia per quelle decorative.
Dal mondo dello spettacolo a quello dell'arredo urbano ed al design d'interni, i LED sono sempre più diffusi avendo la capacità di esprimere una vasta gamma di colori ed effetti.
Di fatto però esistono LED di soli tre colori ovvero i tre colori primari, combinando i quali è possibile ottenere luce bianca ed i tre colori secondari ed infine tutte le varie sfumature di colore.
In grafica, ad esempio nelle stampanti, i tre colori principali sono:

  • Azzurro (ciano)
  • Rosso (magenta) 
  • Giallo
Per i LED i tre colori principali sono leggermente diversi e sono rappresentati dalla sigla RGB ovvero:
Sigla RGB

  • Red
  • Green
  • Blue
LED dei primi due colori erano già conosciuti e usati in elettronica da molto tempo, ma solo negli anni '90, tre ricercatori giapponesi a lavoro su alcuni semiconduttori, riuscirono a creare i primi LED a luce blu, un sogno fino a quel momento.
La scoperta portò i tre ricercatori a ricevere il nobel per la fisica nel 2014, ma significò soprattutto poter utilizzare i LED, combinando appunto i tre colori insieme, nei campi dell'illuminazione a basso consumo energetico.
Di fatto dunque, un LED che emette luce bianca è in realtà un insieme di tre LED di colori diversi, mentre accoppiando i colori principali a due a due si ottengono:

  • Giallo
  • Viola
  • Azzurro
Le varie sfumature del colore della luce si ottengono invece variando la tensione al LED di un solo colore, ad esempio, alimentando un LED blu ed uno rosso si ottiene luce viola, abbassando la tensione del LED blu si avrà una sfumatura più rosa, viceversa la luce tenderà al viola più scuro.

mercoledì 19 settembre 2018

Costruire un' insegna a bandiera a led

Le insegne a bandiera offrono ottima visibilità per tutte le attività commerciali e volendone creare una propria illuminata a LED ecco come fare.
Prototipo di insegna in plexiglass e led

Per prima cosa bisogna procurarsi le lettere che comporranno la scritta, i materiali migliori a tale scopo sono il plexiglass (trasparente) o l'opalina (bianco opaco), volendo una scritta colorata è possibile apporre su entrambi i materiali alcune pellicole colorate e trasparenti.
Per procurarsi la scritta è possibile rivolgersi a varie attività che forniscono lastre e tubi in materie plastiche e plexiglass.

Infine bisogna procurarsi una striscia di led lunga almeno due volte la scritta, due spezzoni di piattina elettrica con cavi da 0,75mm massimo, due profili a U in alluminio, uno con dimensioni 1X1,5 cm e l'altro di 1,5X1,5 cm e una barretta filettata con quattro dadi.

A questo punto è possibile passare all'assemblaggio del tutto ed ecco come procedere, si comincia tagliando due pezzi uguali della striscia a led e saldando i due spezzoni di piattina elettrica, è fondamentale ricordarsi quale filo è collegato al positivo e quale al negativo quindi, se i due fili della piattina sono dello stesso colore è possibile lasciarne uno dei due leggermente più corto dell'altro. È consigliabile coprire il punto della saldatura con della guaina termorestringente.
Adesso bisogna tagliare due pezzi lunghi quanto la scritta dal profilo a U da 1X1,5, praticare due forellini alle estremità in cui successivamente dovrà passare la barretta filettata ed applicare i led tra i due fori.
Per completare l'assemblaggio bisogna comporre la scritta infilando le lettere di plexiglass nel profilo a U precedentemente preparato con i led e unire i due profili a U con due pezzi della barretta filettata e stretti con i bulloni.
Il profilo a U avanzato, quello da 1,5X1,5 cm, servirà proprio per coprire la barretta filettata ai due lati della scritta e per dare la stessa finitura a tutta la cornice.
A questo punto l'insegna a bandiera è pronta e può essere installata.
Infine alcuni consigli, scegliere un carattere con linee sottili per la scritta è consigliabile per avere meno resistenza al vento e quindi rischio di rottura più basso, inoltre più la scritta sporge dal muro e più serviranno sostegni resistenti. L'ultimo consiglio è di usare due spezzoni di cavo lunghi abbastanza da arrivare al trasformatore 12V senza bisogno di giunte.

venerdì 15 giugno 2018

I chip LED

Esistono LED di diverse forme e misure, ognuno adatto per scopi diversi, in elettronica ad esempio si usano i bulbi LED, in illuminotecnica invece, per creare luci decorative sono molto usate le stripLED, ma per creare luci molto forti come faretti o pannelli i più usati sono i chip LED.
Spessi pochi millimetri e con una base di pochi centimetri, su questi componenti vengono realizzati microcircuiti di LED, hanno potenze che vanno dai 10 ai 100 Watt proiettando un fascio di luce fino a 120° di apertura.
Un chip LED a 12V
 Il grosso problema di questi componenti è dato purtroppo dalla dissipazione del notevole calore che producono, usando un chip LED senza un' adeguata dissipazione del calore questo starà acceso per pochi secondi prima di bruciarsi completamente.
La dissipazione del calore è di tipo statico per evitare ulteriori consumi delle ventole e la tipica rumorosità delle stesse, questo però significa avere dissipatori più grandi e pesanti con effetti su tutta la lampada.
Altro problema dei chip LED è dato dalla loro alimentazione: necessitano di 12V di alimentazione ma, per evitare sfarfallii della luce, devono essere pilotati in corrente.
Significa che i normali alimentatori a 12V stabilizzano la tensione in uscita "aggiustando" la corrente, per i LED servono invece dei driver specifici che in uscita danno una tensione di circa 12V mantenendo una corrente costante.
Anche i LED driver appesantiscono la lampada e la rendono più ingombrante.
Un chip LED a 220V
Negli ultimi mesi sono usciti in commercio chip LED funzionanti a 220V, questo perché, grazie alle nanotecnologie, viene costruito il driver direttamente sullo stesso chip dei LED eliminando di fatto uno dei componenti d'ingombro e semplificando di molto i futuri progetti illuminotecnici.
Resta comunque obbligatorio dissipare il calore prodotto dai chip LED.

giovedì 7 giugno 2018

Costruire un tubo a LED

I tubi a LED sono i naturali sostituti dei classici tubi al neon, costruirli è più semplice di quanto si possa immaginare ed in questo post spiego come farlo.
Tanto per cominciare, in commercio esistono tubi a LED da sostituire direttamente al neon, basta rimuovere la vecchia lampada, lo starter e montare la nuova lampada, questo però è possibile solo se si ha già una plafoniera con attacchi G13 o G15 ovvero le reglette per tubi al neon.
Con il tubo a LED costruito seguendo questa guida non è necessario invece avere plafoniere o cablaggi particolari.
La lista del materiale è corta:
1) tubo in plaxiglass di diametro 20mm
2) bobina di strip LED
3) bandella di alluminio di larghezza 20mm
4) cavo in rame di diametro 0,5mm
5) saldatore e stagno
6) tappi in gomma di diametro 20mm (quelli che si usano al posto dei feltrini su piedi di sedie e tavoli)
La lunghezza del tubo e della bandella varia in base alla lampada a neon da sostituire, 60cm per sostituire tubi al neon da 18W, 120cm per tubi da 36W o 150cm per neon da 58W.
Plafoniera con tubi a LED
Tutto il materiale può essere acquistato in negozi di bricolage e fai da te, solo i tubi in plexiglass sono più difficili da reperire, ma esistono un pò ovunque negozi specializzati in manufatti di gomma e plastica oppure si possono comprare on-line.
Il costo totale si aggira sui 10 - 15€.
Passando alla costruzione vera e propria, per prima cosa bisogna tagliare 2 strisce uguali della strip LED, in base alla lunghezza della bandella di alluminio, solitamente è possibile tagliare ogni 3 LED.
Ora si possono già saldare i cavi ad una estremità di ognuna delle due file di LED, per nascondere le saldature si può usare della guaina termorestringente, ma la cosa importante è segnare i due cavi collegati al positivo in modo da distinguerli da quelli collegati al negativo, le strip LED vanno poi incollate sulla bandella metallica che, a sua volta, va inserita nel tubo in plexiglass. Infine si sistemano i tappi in gomma alle due estremità del tubo, uno dei due tappi deve essere forato per far passare i cavi di alimentazione dei LED.
Bene, non resta che collegare i cavi ad un trasformatore a 12V per far accendere il nuovo tubo a LED.