giovedì 29 marzo 2018

Creare un blog

Che sia per passione, per moda o per soldi, in tanti oggi vorrebbero creare un proprio blog, ma spesso è difficile capire da dove cominciare.
Intanto bisogna capire che un blog è un proprio spazio sul web, ma è come un contenitore vuoto, come un libro bianco, bisogna riempirlo perché qualcuno voglia leggerlo!
Dunque per prima cosa bisogna scegliere l'argomento di cui parlare.
legno colorato scritta mio blog
Scegliere di cosa parlare quando si deve creare un blog non è semplice, anzi tutto deve essere qualcosa che si conosce bene, per cui si ha una passione, questo per evitare di rimanere senza parole dopo pochi post.
In secondo luogo bisogna tenersi sempre aggiornati sulle notizie che riguardano l'argomento scelto per il blog, immaginate se un giornalista scrivesse notizie vecchie di tre mesi?
Un ulteriore consiglio personale sulla scelta del tema del blog, cercare argomenti di nicchia o poco trattati, oppure, se si affrontano temi già ampiamente sviluppati da altri, provare a presentarli da un punto di vista diverso dal solito.
Una volta scelto quale sarà l'argomento è ora di scegliere un nome per il proprio blog, un nome corto sarà più facile da ricordare, tuttavia è possibile che sia già stato usato da altri, perciò per non richiamare blog più famosi, dopo aver fatto ricerche su quelli simili già esistenti, è meglio essere fantasiosi e scegliere magari un nome più originale.
Adesso è ora di creare fisicamente il proprio spazio, se non siete esperti di codici HTML potete affidarvi a due ottime piattaforme, quella da me usata, blogger oppure Wordpress.
Su queste due piattaforme, una volta registrati, sarà facile creare il layout ed il tema del proprio blog ed in pochissimo tempo potrete cominciare a pubblicare post e articoli.
Ultimo consiglio, quando si scrive un post bisogna cercare di essere originali e di dare informazioni utili ai lettori, tutti  motori di ricerca adorano questo modo di scrivere e sarà più facile vedere il proprio sito sui risultati dei motori di ricerca!

martedì 27 marzo 2018

Trading online

Venuto a galla negli ultimissimi anni, il trading online è oggi uno dei metodi più di tendenza per "guadagnare da casa", ma funziona davvero?
Il web è pieno di storie di successo grazie al trading, madri divorziate con figli, ragazzi disoccupati, tutte storie che partono da situazioni molto disagiate per arrivare ad essere milionari in poche settimane grazie al trading, ma è davvero così?
disegno di grafico con barre verdi e rosse guadagni e perdite

Ovviamente no, e invito tutti i miei lettori a diffidare di chi promette facili guadagni, ma allora cos'è il trading online e come funziona?
Il trading è un vero è proprio lavoro, bisogna avere una preparazione adeguata e ci si deve sempre tenere aggiornati nel campo economico-finanziario e politico.
Un esempio, le notizie e le indagini di questi giorni sulla società che, attraverso facebook, trattava informazioni personali di milioni di utenti, inevitabilmente farà crollare il valore delle azioni Facebook e quindi potrebbe essere un buon momento per venderle.
Notizie come quella del colosso Amazon che vorrebbe aprire alcuni store fisici, al contrario, farà salire il prezzo delle azioni Amazon e per questo potrebbe essere un buon momento per comprarle.

Ecco perché il trading è un vero lavoro, per poter guadagnare con questo strumento online bisogna passare molte ore a leggere quotidiani politici e finanziari per preparare e valutare su cosa investire.

Bisogna anche immaginare che, partendo da cifre basse, molte piattaforme permettono depositi minimi fra i 50 e i 100 euro, anche i guadagni inizialmente saranno molto bassi, spesso nell'ordine dei centesimi di euro.
Di certo ci vorrà qualche anno prima di diventare milionari!
disegno di grafico con barre verdi e rosse guadagni e perdite 2

Le piattaforme per il trading online sono molte, tuttavia consiglio di fare una ricerca su google per vedere quali sono regolamentate dagli organi europei di controllo finanziario e dunque le più sicure.
Su molte piattaforme online è possibile registrarsi ed utilizzare conti "demo" cioè con soldi non reali, dunque il deposito di soldi reali è possibile farlo in un secondo momento.
Le piattaforme si distinguono per deposito minimo e per prodotti offerti, questi ultimi possono essere scambi tra valute, azioni, materie prime, criptovalute (come il bitcoin) e opzioni binarie.

domenica 25 marzo 2018

Il microstock

Il microstock è diventato un vero e proprio fenomeno dai primi anni 2000.
Si è diffuso prima negli USA per poi essere via via conosciuto anche in Europa e nel resto del mondo ed ora spiego di cosa si tratta.
disegno di camera fotografica
Il microstock consiste nel vendere immagini e video online, anche se non sei un professionista, anche senza particolare attrezzatura.
Prima del fenomeno del microstock esistevano poche agenzie a cui partecipavano solo fotografi professionisti con enormi stock di foto e immagini, oggi invece tutti possono mettere in vendita le foto di una vacanza, una gita o una giornata fuori porta con amici.
Oggi ci sono tantissime agenzie microstock, per poter vendere le proprie foto bisogna registrarsi e chiedere di diventare un "contributor", la maggior parte delle agenzie chiedono di inviare un certo numero di immagini che poi valuteranno e in base a quella prima valutazione accettano o meno un contributor.
Ovviamente bisogna avere un minimo di tecnica, oltre che delle belle foto e la post-elaborazione delle immagini è quasi d'obbligo, questo perché, dando la possibilità a tutti i fotoamatori e gli hobbisti dell'immagine di vendere i propri contenuti, ovviamente la concorrenza e altissima e gli standard qualitativi richiesti dai clienti sono molto elevati, di conseguenza lo sono anche quelli delle agenzie microstock.
Per un'idea più precisa ecco il link al mio portfolio su shutterstock.
Alcune delle agenzie microstock più importanti sono:
1) Shutterstock
2) Fotolia
3) Dreamstime
4) 123RF
5) Getty Images
6) Big Stock
7) Can Stock
Ovviamente non sono tutte ma sono almeno le più conosciute, il mio consiglio è quello di vedere le immagini presenti sui vari siti per capire quali sono gli standard richiesti.
Attenzione però, fare soldi non è così facile come sembra, il lavoro del fotografo microstock è lungo e snervante, le proprie immagini vengono vendute più volte ma a pochi centesimi di dollaro (la politica prezzi cambia di sito in sito), perciò bisognerà creare e caricare migliaglia di immagini per sperare di avere abbastanza visibilità da poterne fare anche solo un secondo lavoro, tuttavia l'attrezzature richiesta per fare il microstocker si limita ad un PC con connessione internet, un buon programma di post-editing e disegno ed una fotocamera (anche compatta).
Bene, non resta che provare, buon lavoro!