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lunedì 12 ottobre 2020

Google dashboard, a cosa serve?

 Partendo dalla definizione di dashboard che, tradotto in italiano, significa cruscotto, ma spesso viene utilizzato per indicare un pannello di controllo.

Data questa premessa è facile intuire che la piattaforma "Google Dashboard" è un pannello di controllo relativo a tutti i dati di un determinato account registrato ai vari servizi Google.

Tachimetri-cruscotto

Il servizio è davvero utile, anche perché Google, con i suoi mille servizi, memorizza tantissime informazioni, tutto partendo dalla registrazione di un account mail.

Accedendo alla piattaforma Google dashboard con il proprio indirizzo Gmail si potranno vedere quindi tutte le informazioni registrate, ad esempio i contatti sincronizzati, i siti di blogger, gli account di adsense e adwords, i metodi di pagamento, il proprio indirizzo di fatturazione, ecc.

Google dashboard dunque serve per verificare che tutti i dati relativi a vari servizi siano giusti, ma anche per poter cancellare i propri dati da tutti i servizi Google accedendo ad un unico sito.

sabato 20 luglio 2019

La nuova frontiera dell' e-commerce

Si chiama dropshipping ed è la nuova frontiera dell' e-commerce, la sua traduzione letterale è "spedizione a goccia" e questo può aiutare a capire di cosa si tratta.
Di fatto è un modo nuovo di concepire i negozi, non solo quelli digitali, ma anche quelli fisici, sempre più attività commerciali tradizionali infatti aggiungono il canale web per incrementare le vendite e proprio qui entra in scena il dropshipping, un tipo di attività commerciale nuovo che comporta benefici sia ai grossisti che ai negozianti.

Sacchetto con simbolo di internet per eCommerce
Il dropshipping permette infatti di vendere i prodotti direttamente dal catalogo dei grossisti senza doverli gestire a magazzino, dunque il cliente finale ordina e paga online al negoziante che, a sua volta, ordina e paga online al grossista, sarà quest'ultimo a gestire direttamente la spedizione verso il cliente finale. Questa filiera permette di accorciare sempre di più i tempi che intercorrono tra l'ordine ed il ricevimento della merce da parte del cliente finale ma comporta anche un notevole risparmio per tutte le figure coinvolte, grazie al dropshipping infatti il grossista potrebbe non aver bisogno del reparto vendite, il negoziante non ha bisogno di acquistare stock di merce ed evita così di investire soldi in materiale che rischia di rimanere invenduto ed il cliente finale usufruisce di un maggiore sconto dato che sia il grossista che il venditore avranno meno necessità di ricarico sul prodotto.
Logo di un carrello che rappresenta le vendite
Diventare venditori in dropshipping è semplice e richiede investimenti estremamente contenuti, infatti servirà avere solo un pc connesso a internet ed un sito web di e-commerce, infine bisognerà trovare i grossisti che lavorano in dropshipping, cercando sul web se ne trovano diversi ormai, ma è possibile proporre questo tipo di attività anche ad altri che magari ancora non conoscono il dropshipping.
In alternativa esistono piattaforme che offrono un pacchetto comprensivo di sito web per e-commerce e contatti con grossisti che offrono i propri prodotti in dropshipping, il più famoso è sicuramente Shopify, ma esistono anche piattaforme italiane come Scontrino.
Una precisazione è doverosa, il commercio elettronico è previsto dalla legge italiana ed è difficile svolgere questo lavoro come "hobby", per questo motivo molti grossisti italiani richiedono una partita iva per poter accedere al loro catalogo e vendere online i loro prodotti.

sabato 23 febbraio 2019

Nuova estensione di dominio .dev

Proprio nelle ultime ore BigG ha reso disponibile, attraverso il servizio Google Domains, la registrazione di domini con la nuova estensione .dev (developer).
Elenco di estensioni di dominio per siti
Se agli albori di internet le estensioni di dominio erano molto ridotte, dopo la liberalizzazione concessa dall'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) si è assistito al fiorire di estensioni, talvolta anche fantasiose, che contribuiscono a canalizzare siti e domini con finalità diverse, esempio .com per siti commerciali, .biz per chi tratta di business, .org per le organizzazioni e così via.
Anche la nuova estensione .dev ha lo scopo di creare un "tetto" sotto cui catalizzare community di programmatori e risorse utili agli sviluppatori.

giovedì 14 febbraio 2019

E se scoppiasse una guerra digitale?

Sembra assurdo, eppure qualcuno si sta preparando a questa eventualità.
Il World Wide Web o più semplicemente internet è di fatto una rete mondiale, dati ed informazioni di qualunque tipo, accessibili ovunque, 7 giorni su 7, 24 ore su 24 e c'è di tutto, foto, video, programmi, testi, ma non solo.
Codice binario casuale
Internet è utilizzato per la gestione a distanza di apparecchiature elettroniche, non solo in ambito civile ma anche in ambito militare, satelliti, veicoli teleguidati come i droni, antenne, radar, persino intere piattaforme di lancio missilistiche.
Immaginando di essere nel mezzo di una guerra, pensate quali ripercussioni potrebbero esserci se un paese potesse controllare tutto del nemico, dagli armamenti più all'avanguardia ai mezzi di stampa agli impianti di approvvigionamento idrico e a quelli di produzione elettrica.
Proprio per scongiurare questo pericolo la Russia sta valutando di creare una propria rete statale in modo da tenere lontano da occhi indiscreti tutte le informazioni più riservate.
Ovviamente, in condizioni normali, la rete statale russa sarebbe collegata comunque con il classico World Wide Web funzionando come se fosse una grande rete LAN, ma in caso di attacco informatico o di guerra potrebbe isolarsi e garantire il funzionamento in modo del tutto alternativo al classico Web, in questo modo tutto ciò che si trova all'interno della Russia continuerebbe a funzionare e sarebbe al riparo da possibili attacchi esterni.

domenica 29 luglio 2018

Pubblicare App per Android

Prima di pubblicare app per Android è ovviamente necessario programmarle, a tal proposito, chi è un esperto programmatore del linguaggio Java non avrà sicuramente problemi a svilupparne, per chi invece non saprebbe neppure da dove iniziare, in un post precedente ho parlato proprio di come creare app per Android e spiega come programmare senza conoscere il linguaggio Java e la programmazione in generale.
Ottenuto il file con estensione.APK, ovvero quello che permette di installare l'app sul dispositivo Android, sono necessari alcuni screenshot dell'applicazione stessa, una immagine pubblicitaria e un logo.
I formati delle immagini cambiano in base al marketplace che si sceglie per pubblicare l'applicazione, infatti non esiste solo il Play Store di Google, ci sono tantissimi marketplace su cui caricare la propria app, e la maggior parte sono gratuiti.
Logo di busta con mondo disegnato simbolo di marketplace
Purtroppo, a protezione di tutti i dispositivi Android vi è una impostazione che impedisce l'installazione di app provenienti da fonti sconosciute, ma solo il famoso Play Store viene riconosciuto come fonte sicura e questo, di fatto, obbliga a pubblicare la propria applicazione sul marketplace di Google previo pagamento di una "tassa" di 25€ da pagare durante l'iscrizione alla piattaforma Play Console destinata agli sviluppatori.
In ogni caso, a prescindere dalla piattaforma scelta per la pubblicazione, per rendere disponibile l'app al pubblico sarà necessario caricare il file in formato APK, le immagini relative all'app e completare alcuni form relativi al pricing (il prezzo dell'app) ed alla classificazione dei contenuti (sconsigliato ai minori, supervisione dei genitori, ecc.).
Pubblicate la vostra app e scoprite a quante persone puó interessare!

domenica 1 luglio 2018

Aprire un e-commerce

Indubbiamente, una delle aspirazioni di qualunque professionista freelance è quella di vendere i propri prodotti e servizi sul web, per farlo si usano particolari siti internet definiti e-commerce.
Questi sono dei veri e propri negozi online, ci si può affidare a piattaforme come eBay o Amazon, iscriversi ad alcuni gruppi su Facebook, oppure si può creare un proprio sito di e-commerce.
Purtroppo per creare un sito che permetta di vendere on-line bisogna conoscere diverse cose, ad esempio come impostare un carrello degli acquisti, le schede prodotto, per non parlare dei pagamenti on-line.
Carrello della spesa icona per e-commerce e vendite web online
Solitamente è meglio affidarsi a professionisti, tuttavia non è l'unica strada.
Esiste un ottimo sito in cui offrire i propri servizi, il suo nome è Fiverr, dalla realizzazione di loghi, al copywriting, alla programmazione, qualunque capacità può essere messa a reddito su questo sito.
Qualunque servizio può essere offerto a partire dal prezzo base di 5 dollari, da qui deriva proprio il nome del sito, basterà registrare un account e seguire alcuni passaggi guidati per creare le prime offerte di servizi sul sito.
Se invece si dispone già di un proprio sito, blog o pagina Facebook è possibile integrarvi direttamente l'e-commerce.
È infatti possibile, andando sul sito di ecwid, registrare un proprio account ed integrare all'interno del proprio sito o blog un piccolo codice html fornito alla fine della registrazione.
Anche in questo caso, una serie di passaggi porterà a vendere servizi ma anche prodotti direttamente sul proprio sito.
Con ecwid è possibile inoltre avere lo stesso store digitale anche su più siti, gestendo il proprio e-commerce dal pannello personale all'interno del sito oppure attraverso una comoda app per smartphone.

lunedì 4 giugno 2018

Aumentare i visitatori di un sito/blog

Poco dopo aver creato per la prima volta un proprio sito web ci si ritrova quasi sempre con lo stesso problema: pochi visitatori, scarso traffico e guadagni nulli.
Il rischio è quello di aver speso tempo, magari anche denaro, per avere un sito internet che nessuno guarda.
Purtroppo è normale, creare un sito internet è solo il primo passo per avere una buona visibilità, bisogna compiere una serie di altre azioni per farlo conoscere.
Non esiste un manuale, ma con una serie di accorgimenti si potranno portare i visitatoi sulla propria pagina web.
Esempio di statistiche dei visitatori di un sito
Andiamo al dunque, per prima cosa bisogna assicurarsi di scrivere testi interessanti, inserendo più volte le parole chiave ma senza esagerare.
Anche le immagini devono essere possibilmente di piccole dimensioni, questo per evitare di appesantire le pagine del sito rallentandone il caricamento.
Queste sono le prime due "regole" da seguire per aumentare la qualità dei propri spazi web, non generano visite, ma servono per migliorare l'indicizzazione del sito sui motori di ricerca e quindi sperare di avere dei visitatori da questi.
Altra cosa oggi fondamentale per aumentare le visite su un sito è inserire i tasti di condivisione social: così facendo i primi visitatori, se troveranno informazioni utili ed interessanti, potranno condividere il sito con i propri contatti Twitter, Facebook o Instagram.
Non bisogna dimenticare però di condividere in prima persona i contenuti sui social, questo genera tantissima visibilità al proprio sito.
Infine ci sono i "backlink" ovvero i link del sito web su siti terzi: scrivere risposte interessanti ai post sui forum o blog dello stesso settore inserendo il link alla propria pagina web genera visitatori realmente interessati agli argomenti trattati.
Queste sono solo alcune delle strade possibili per aumentare il traffico del proprio sito web, provate per credere!

domenica 27 maggio 2018

Scrivere un e-book

Scrivere un e-book è un'attività che richiede attenzione, impegno e tempo, è esattamente come scrivere un libro, l'unica differenza per gli e-book sta nella fase di pubblicazione che è molto semplificata grazie alle molte piattaforme esistenti come Amazon, IBS e LaFeltrinelli. Per un libro in formato elettronico infatti la fase di pubblicazione è quasi immediata e non richiede lunghi tempi di attesa e di stampa da parte delle case editrici.
Icona di e-book
Le abilità richieste per scrivere un e-book sono dunque le stesse richieste per scrivere un libro, i contenuti devono essere grammaticalmente corretti e lo stile deve essere scelto in base al tipo di testo da scrivere, un manuale avrà infatti uno stile completamente diverso da un romanzo, da un giallo o da una favola per bambini.
Nato inizialmente come un formato aggiuntivo a quello cartaceo ovvero serviva per permettere a chi volesse leggere un libro su un dispositivo elettronico di acquistarlo a prezzo inferiore proprio perché sono azzerati i costi di stampa, nel tempo la tendenza si è invertita e oggi molti scrittori e autori pubblicano i propri lavori solo in formato e-book.

mercoledì 16 maggio 2018

Scegliere le password

Che sia un account di posta elettronica o un profilo social, scegliere con cura la password è necessario per tenere al sicuro i propri dati sensibili. Può sembrare banale, ma i malintenzionati sono ovunque sul web, ed i propri dati valgono una fortuna per aziende che profilano milioni di utenti per venderne le informazioni a scopi commerciali, ma come fare a ricordare tutte le password utilizzate per gli account di posta e per i vari facebook, twitter e instagram, e come renderle più sicure? Quasi sempre, una password deve contenere almeno 8 caratteri, tuttavia, per renderla più sicura è meglio optare per una lunghezza di 10/12 caratteri, ma non è tutto, l'alternanza di numeri e lettere e di lettere MAIUSCOLE e minuscole ne aumenta ancora di più la sicurezza. Non sempre è possibile, ma in alcuni casi vengono riconosciuti anche i "caratteri speciali" come trattini, underscore o punti esclamativi, questo rende le proprie password quasi inviolabili.
box di testo per password
Per tenere a mente tutte le password richieste dal web, si compiono generalmente due errori:
1) Utilizzo di nomi e date di nascite propri o di familiari.
2) Utilizzo di una password unica per tutti gli account ed i profili.
Nel primo caso, nel tentativo di violare una password, nomi e date di nascita sono generalmente i primi tentativi compiuti dagli hackers, nel secondo caso invece, riuscire a violare la password utilizzata darebbe accesso a tutti i dati personali presenti su vari profili.
Per questo motivo, se avete optato per una delle due opzioni precedenti, il mio consiglio è quello di cambiare subito tutte le password e per non doverne memorizzare una per ogni profilo ed account è possibile sceglierne 3 o 4, tutte simili, dove cambiare anche solo un carattere.
Infine, per rendere i propri dati davvero inespugnabili, è consigliabile cambiare password almeno una volta al mese.
Adesso datevi da fare, la privacy è importante!

lunedì 9 aprile 2018

Creare un sito web

Un sito web può avere diverse finalità, vendere prodotti o servizi (e-commerce), promuovere la propria azienda, una associazione, una attività o semplicemente parlare e dare informazioni su un determinato argomento.
Con le moderne tecnologie informatiche chiunque può creare il proprio sito, anche senza conoscere i linguaggi di programmazione, oggi è infatti possibile creare siti internet in maniera visuale, come se stessimo lavorando ad un documento di testo.
Per creare un Blog potete seguire questa guida.
Se invece volete creare un altro tipo di sito web esistono due strade:
1) affidarsi ad una piattaforma on-line che, oltre a fornire il dominio, ovvero l'indirizzo al quale sarà         raggiungibile il sito (es. www.MioSito.it), da la possibilità di crearlo direttamente.
2) utilizzare un programma off-line per creare in tutta calma pagine, collegamenti e contenuti e                 successivamente caricare tutto il lavoro su un dominio gratuito o a pagamento.
legno colorato con scritta tuo sito web
Nel primo caso, la piattaforma on-line più conosciuta è sicuramente Altervista, ma ne esistono molte altre e sono facili da trovare in internet, mentre nel secondo caso molti sono i programmi validi, ma fra tutti potrei consigliare Easy Web Editor o il più conosciuto Publisher di casa Microsoft.
Creando i primi siti internet sicuramente si avranno risultati poco professionali, quindi il consiglio è quello di sfruttare domini gratuiti (generalmente di 3° livello, es. www.MioSito.altervista.org) almeno inizialmente, fare un pò di prove e, solo successivamente, pensare di pagare per comprare un dominio di 2° livello (es. www.MioSito.com, i domini di secondo livello sono più facili da trovare sui motori di ricerca).
Creare un sito web completo e con contenuti interessanti richiede molto tempo e lavoro, prendersela con calma è d'obbligo per avere buoni risultati in seguito.
Dunque se vuoi pubblicizzare la tua azienda, vendere, o parlare di qualcosa sul web dai sfogo alla fantasia, crea il tuo sito!

giovedì 29 marzo 2018

Creare un blog

Che sia per passione, per moda o per soldi, in tanti oggi vorrebbero creare un proprio blog, ma spesso è difficile capire da dove cominciare.
Intanto bisogna capire che un blog è un proprio spazio sul web, ma è come un contenitore vuoto, come un libro bianco, bisogna riempirlo perché qualcuno voglia leggerlo!
Dunque per prima cosa bisogna scegliere l'argomento di cui parlare.
legno colorato scritta mio blog
Scegliere di cosa parlare quando si deve creare un blog non è semplice, anzi tutto deve essere qualcosa che si conosce bene, per cui si ha una passione, questo per evitare di rimanere senza parole dopo pochi post.
In secondo luogo bisogna tenersi sempre aggiornati sulle notizie che riguardano l'argomento scelto per il blog, immaginate se un giornalista scrivesse notizie vecchie di tre mesi?
Un ulteriore consiglio personale sulla scelta del tema del blog, cercare argomenti di nicchia o poco trattati, oppure, se si affrontano temi già ampiamente sviluppati da altri, provare a presentarli da un punto di vista diverso dal solito.
Una volta scelto quale sarà l'argomento è ora di scegliere un nome per il proprio blog, un nome corto sarà più facile da ricordare, tuttavia è possibile che sia già stato usato da altri, perciò per non richiamare blog più famosi, dopo aver fatto ricerche su quelli simili già esistenti, è meglio essere fantasiosi e scegliere magari un nome più originale.
Adesso è ora di creare fisicamente il proprio spazio, se non siete esperti di codici HTML potete affidarvi a due ottime piattaforme, quella da me usata, blogger oppure Wordpress.
Su queste due piattaforme, una volta registrati, sarà facile creare il layout ed il tema del proprio blog ed in pochissimo tempo potrete cominciare a pubblicare post e articoli.
Ultimo consiglio, quando si scrive un post bisogna cercare di essere originali e di dare informazioni utili ai lettori, tutti  motori di ricerca adorano questo modo di scrivere e sarà più facile vedere il proprio sito sui risultati dei motori di ricerca!

martedì 27 marzo 2018

Trading online

Venuto a galla negli ultimissimi anni, il trading online è oggi uno dei metodi più di tendenza per "guadagnare da casa", ma funziona davvero?
Il web è pieno di storie di successo grazie al trading, madri divorziate con figli, ragazzi disoccupati, tutte storie che partono da situazioni molto disagiate per arrivare ad essere milionari in poche settimane grazie al trading, ma è davvero così?
disegno di grafico con barre verdi e rosse guadagni e perdite

Ovviamente no, e invito tutti i miei lettori a diffidare di chi promette facili guadagni, ma allora cos'è il trading online e come funziona?
Il trading è un vero è proprio lavoro, bisogna avere una preparazione adeguata e ci si deve sempre tenere aggiornati nel campo economico-finanziario e politico.
Un esempio, le notizie e le indagini di questi giorni sulla società che, attraverso facebook, trattava informazioni personali di milioni di utenti, inevitabilmente farà crollare il valore delle azioni Facebook e quindi potrebbe essere un buon momento per venderle.
Notizie come quella del colosso Amazon che vorrebbe aprire alcuni store fisici, al contrario, farà salire il prezzo delle azioni Amazon e per questo potrebbe essere un buon momento per comprarle.

Ecco perché il trading è un vero lavoro, per poter guadagnare con questo strumento online bisogna passare molte ore a leggere quotidiani politici e finanziari per preparare e valutare su cosa investire.

Bisogna anche immaginare che, partendo da cifre basse, molte piattaforme permettono depositi minimi fra i 50 e i 100 euro, anche i guadagni inizialmente saranno molto bassi, spesso nell'ordine dei centesimi di euro.
Di certo ci vorrà qualche anno prima di diventare milionari!
disegno di grafico con barre verdi e rosse guadagni e perdite 2

Le piattaforme per il trading online sono molte, tuttavia consiglio di fare una ricerca su google per vedere quali sono regolamentate dagli organi europei di controllo finanziario e dunque le più sicure.
Su molte piattaforme online è possibile registrarsi ed utilizzare conti "demo" cioè con soldi non reali, dunque il deposito di soldi reali è possibile farlo in un secondo momento.
Le piattaforme si distinguono per deposito minimo e per prodotti offerti, questi ultimi possono essere scambi tra valute, azioni, materie prime, criptovalute (come il bitcoin) e opzioni binarie.