martedì 26 marzo 2019

Inquinamento da plastica

Quando si parla di inquinamento il pensiero va subito ai gas serra, al CO2, al particolato ed al riscaldamento globale, ma questi sono solo una parte dei problemi che dovremo affrontare negli anni avvenire, esistono altre forme di inquinamento altrettanto pericolose e che, silenziosamente, stanno soffocando il nostro pianeta.
Bottiglia di plastica schiacciata
L'inquinamento dovuto alla plastica è uno dei più temibili per il futuro dell'uomo sulla Terra, a risentirne è l'aria quando, specie nei paesi del terzo mondo, i rifiuti vengono bruciati al fine di ridurne il volume e la plastica produce diossina, una sostanza estremamente cancerogena, ma a risentirne sono anche e soprattutto i mari dove ogni anno finiscono tonnellate di rifiuti.
Per capire l'entità del problema bisogna però chiarire un aspetto importante, con il termine "plastica" viene identificata una "famiglia" di materiali decisamente ampia, dal PET al PVC al polistirene o al plexiglass, sono solo alcuni dei loro nomi, ne esistono tantissimi, ognuno con proprietà tecniche e fisiche diverse e grazie alle quali questi materiali trovano impiego in qualunque aspetto della nostra vita quotidiana e proprio per questo motivo la plastica rappresenta un'altissima percentuale dei nostri rifiuti.
Una delle caratteristiche che accomuna tutti questi materiali rendendoli adatti a svolgere gran parte delle loro funzioni è la forte resistenza ai vari agenti esterni dovuta alla loro composizione chimica, ma è questa stessa caratteristica a renderli una minaccia seria per il pianeta, qualunque tipo di plastica infatti impiega tantissimo a disciogliersi nell'ambiente, basti pensare che i primi manufatti realizzati con materie plastiche risalgono alla seconda metà del XIX secolo, intorno al 1860 e, secondo gli studi effettuati, nessun oggetto in plastica si è ancora disciolto nell'ambiente.
Nei mari il problema è talmente diffuso che ad oggi esistono diverse "isole" di rifiuti plastici galleggianti che vengono raggruppati dalle correnti, ancora peggio se si pensa che solo il 20% della plastica dispersa in mare si trova in superficie ed è facile immaginare cosa si possa trovare sui fondali.
A pagare il prezzo più alto dell'inquinamento da plastica in mare sono ovviamente pesci ed uccelli marini, questi si trovano infatti a mangiare le microplastiche ovvero oggetti di plastica che degradandosi si rompono in pezzi inferiori ai 5 millimetri. Tutto questo oltre a causare spesso la morte degli animali comporta problemi anche per l'uomo, alcune sostanze della plastica vengono infatti assimilate dai pesci e dagli uccelli e quando questi vengono consumati queste stesse sostanze vengono assimilate anche dall'uomo. Ad oggi non si sa quali problemi possano portare queste sostanze, ma sembra che siano presenti in quantità piccole ma misurabili nell'uomo adulto.
Per chi volesse saperne di più di questo problema in questo link trova un servizio de "Le Iene" che spiega il problema  dell'inquinamento da plastica molto bene.

venerdì 15 marzo 2019

Veicoli spaziali del futuro

Proprio in questi giorni si è conclusa con successo la missione spaziale targata NASA e denominata Demo-1, protagonista è stato il nuovo veicolo spaziale Crew Dragon dell'azienda privata SpaceX il quale patron è lo stesso di Tesla, Elon Musk. All'interno della navetta si trovava, oltre ad un carico di rifornimento per la ISS, un manichino coperto di sensori, grazie a lui si saprà a quali forze saranno soggetti gli astronauti in carne ed ossa che viaggeranno sulla navetta. In estate è prevista la missione Demo-2, ma questa volta l'equipaggio sarà formato da due veri astronauti attualmente impegnati nel l'addestramento.
Stelle e pianeti nello spazio
Grazie a Crew Dragon e ad un altro veicolo progettato dalla Boeing, l'agenzia spaziale americana spera di dire addio alla costosa navetta russa Soyuz utilizzata dopo la dismissione dello storico Space Shuttle, ma non solo, se anche la missione Demo-2 avrà successo si entrerà ufficialmente nell'era dei voli spaziali commerciali.

venerdì 1 marzo 2019

I server proxy

I server, come definizione generale, sono componenti di un sistema informatico atti a rendere accessibili informazioni e risorse ad altri componenti della stessa rete detti "client" o più comunemente conosciuti come "terminali".
I server Proxy sono degli intermediari che si frappongono tra un client ed un altro server ed hanno diverse funzioni, le più comuni sono:
  • Dare maggiore tutela alla privacy su internet garantendo l'anonimato
  • Mantenere una copia dei siti e delle risorse con maggiori richieste così da velocizzarne l'apetura
  • Creare una barriera da e verso internet filtrandone i contenuti sia in ingresso che in uscita
    Schema di utilizzo di un server proxy
Non tutti i servizi sono disbonibili utilizzando un server Proxy, telefonia VOiP o l'utilizzo di webcam ad esempio non sono possibili.
Alcuni esempi di utilizzo di questi componenti, i proxy vengono usati nelle scuole e nelle università come elemento di filtraggio della rete interna per evitare che gli studenti accedano a siti o servizi non desiderati.
Anche nelle aziende spesso i server Proxy vengono utilizzati per filtrare il traffico internet, ma anche per sfruttare il "caching" ovvero salvare i siti più utilizzati dai dipendenti e renderli accessibili in modo più veloce senza accedere sempre al server di destinazione risparmiando così tempo e traffico da navigazione.
Altro utilizzo interessante, nei paesi in cui le risorse internet sono sottoposte a censura utilizzare un server Proxy permette di aggirarla "ingannando" il server di destinazione e facendogli credere di trovarsi in un posto diverso.
Esistono molti server Proxy pubblici sparsi per il mondo, se ne trovano molte liste sul web e chiunque può utilizzarli per navigare in anonimato su internet.